All’interno di uno studio odontoiatrico, si ricorre all’anestesia per eliminare il dolore ed i fastidi che potreste avvertire durante gli interventi.
A seconda della durata e dell’entità dell’operazione, il vostro dentista potrebbe sottoporvi ad una sedazione cosciente, ad un’anestesia locale o, se l’intervento è particolarmente invasivo e complesso, ad un’anestesia totale.
In questo articolo scopriremo le differenze tra queste 3 tipologie di anestesia, vedremo come vengono “somministrate” ed i loro possibili effetti collaterali.
Iniziamo subito.
Anestesia locale, totale e sedazione cosciente, le differenze
Sedazione cosciente
Generalmente, questa tecnica anestesiologica viene applicata su pazienti affetti dalla “fobia del dentista” e su bambini poco collaborativi, che potrebbero muoversi improvvisamente o lamentarsi durante l’operazione. La sedazione cosciente consiste nel somministrare una composizione di protossido di azoto e ossigeno che elimina la sensazione di dolore, pur lasciando il paziente sveglio e vigile.
La miscela impiegata non è tossica e può essere facilmente eliminata dall’organismo, detto questo, la sedazione cosciente presenta comunque qualche controindicazione, soprattutto nei pazienti in stato di gravidanza, che hanno subito un intervento al timpano o che presentano patologie respiratorie.
L’effetto collatterale più indisioso dell’anestesia e della sedazione cosciente è la reazione allergica. Se il paziente presenta delle allergie ai farmaci, potrebbero verificarsi reazioni imprevviste come orticaria, gonfiore e difficoltà respiratorie.
Anestesia locale
È la sedazione più comune praticata in ambito odontoiatrico e prevede l’iniezione del farmaco all’interno della gengiva, per bloccare la trasmissione del dolore.
L’anestesia locale è praticabile con farmaci differenti, scelti da vostro odontoiatra in base alle allergie del paziente, alla complessità dell’intervento ed alla sua durata.
Gli effetti collaterali sono piuttosto rari e (generalmente) molto lievi. Pariamo di leggeri mal di testa, brividi e della comparsa di ematomi nel luogo dell’intervento.
Il paziente sottoposto ad anestesia locale, al termine dell’operazione potrebbe avvertire una leggera confusione, unita a giramenti di testa e deficit di concentrazione. Queste condizioni sono passeggere, ma vi sconsigliamo di mettervi alla guida subito dopo l’operazione.
Anestesia totale
Viene impiegata solamente per interventi complessi e particolarmente invasivi. Il farmaco viene somministrato in via endovenosa o respiratoria e, per l’intera durata dell’operazione, è obbligatoria la presenza di un’anestesista che monitori le funzioni vitali del paziente.
L’anestesia totale può essere eseguita solamente in strutture mediche che dispongano della strumentazione adeguata. Dopo l’operazione, il paziente viene tenuto sotto osservazione per alcuni giorni.
Per ulteriori informaizoni, contattate lo studio dentistico Simona Silvestri di Montecchio. Saremo lieti di rispondere ad ogni vostra domanda.
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