Il sanguinamento delle gengive durante lo spazzolamento è un problema molto comune. Sono in molti a trovare tracce di sangue nella saliva durante il risciacquo, ma per la maggior parte queste persone non credono che la cosa sia sintomo di una patologia, e non parlano della cosa al dentista.
In molti casi, quando un paziente parla dello stato di salute del suo cavo orale al dentista, spesso omette il sanguinamento gengivale, credendo che si tratti unicamente del sintomo di gengive particolarmente sensibili e che il problema sia arginabile facendo attenzione durante la pulizia dei denti.
È importante che il paziente sappia che non è così, il sanguinamento gengivale è sintomo di un problema serio quale la parodontite e, se non corretto velocemente, può diventare ancora più grave della carie.
Il sanguinamento gengivale: sintomo di parodontite
Il dente è mantenuto attaccato all’osso da un legamento di tessuto molle che contribuisce, al contempo, ad assorbire eventuali traumi leggeri. Questo tessuto è il principale bersaglio della parodontite, che se non curata per tempo può persino portare alla perdita del suddetto dente.
Le gengive sanguinanti (gengivite) sono un sintomo di infezione, ciò è dovuta dall’attività di batteri che operano per raggiungere il tessuto molle, la cui degenerazione, come già spiegato, può evolvere nella completa perdita del legame.
Altri sintomi della parodontite sono:
- alito cattivo;
- denti mobili;
- la formazione di spazi tra un dente e l’altro.
Il sanguinamento gengivale, possibili soluzioni
Premettendo come sempre che in questi casi la procedura migliore è quella di farsi visitare dal proprio dentista, il comportamento assolutamente da evitare in presenza di sangue sulle gengive è quello di spazzolare delicatamente o per meno tempo.
L’attività batterica che causa il disturbo è portata da una scarsa igiene del cavo orale, motivo per cui spazzolare energicamente e con più cura può essere il primo passo per risolvere il problema.
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