L’implantologia dentale è una delle tecniche più utilizzate per la sostituzione di elementi dentali mancanti o gravemente danneggiati. Si tratta di una tipologia di intervento che nel corso dei decenni ha potuto beneficiare dei notevoli progressi tecnologici in ambito dentistico.
L’innesto di impianti dentali riguarda un ramo specifico dell’odontoiatria e consiste in piccoli interventi chirurgici il cui scopo è quello di ristabilire il normale funzionamento dell’azione masticatoria del paziente. Presso lo studio dentistico della Dott.sa Simona Silvestri di Montecchio di Pesaro si eseguono interventi di implantologia dentale personalizzati grazie all’utilizzo delle più avanzate tecnologie odontoiatriche.
Cerchiamo di capire insieme come queste tecniche sono utilizzate oggigiorno.
Implantologia dentale: metodologia d’intervento
I pazienti che presentano uno o più denti mancanti (edentulìa) possono impiantare protesi fisse sostitutive; ciò consiste all’atto pratico nell’inserimento di impianti dentali in titanio all’interno delle ossa mascellari o mandibolari; la protesi viene successivamente innestata sull’impianto a cui seguirà un breve periodo di osteointegrazione dopo il quale i pazienti possono tranquillamente riprendere la normale funzione masticatoria. Al fine di ottenere un intervento a regola d’arte, occorre innanzitutto valutare il caso specifico e quindi, in base allo spessore e all’altezza dell’osso, scegliere e adottare l’impianto più adatto da inserire. Presso lo studio della Dott.sa Silvestri si effettuano interventi di implantologia dentale ad hoc cercando di ridurre al massimo il grado di invasività sul paziente.
Implantologia dentale: le proprietà degli impianti in titanio
Allo stato attuale il titanio è il materiale più utilizzato per gli interventi di implantologia dentale, in quanto è in grado di abbinare spiccate caratteristiche di leggerezza e resistenza a un’elevata biocompatibilità, fattore che riduce enormemente le possibilità di rigetto da parte dell’organismo. In tal senso negli ultimi anni la scienza medica e l’odontoiatria hanno fatto passi da gigante garantendo una percentuale di riuscita dell’intervento prossima al 100%.
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