Gli interventi chirurgici di estrazione dentale consistono nell’estrazione di uno o più denti per motivi patologici, funzionali o impedimenti fisici. Si decide di procedere con l’estrazione solo quando strettamente necessario, e solo se il dente non può essere trattato con i metodi conservativi.
L’estrazione dentale
Per estrazione dentale si intende la rimozione chirurgica del dente dall’alveolo, ovvero la cavità ossea in cui esso alberga. I denti vengono sottoposti agli interventi solo se, lasciandoli nella loro naturale sede, creerebbero un danno maggiore, e se non è possibile trattarli secondo i metodi conservativi, come l’ostruzione o la devitalizzazione.
In base alle circostanze che portano a un’estrazione dentale, il dente può essere estratto mediamente un intervento semplice o difficile. Si parla di estrazione semplice quando viene eseguita su un dente visibile e facilmente raggiungibile. La procedura in questo caso consiste in un’anestesia locale, e in un’estrazione con gli appositi strumenti.
Per quanto riguarda l’estrazione chirurgica, viene effettuata su denti difficilmente raggiungibili, coperti totalmente o in parte dalla gengiva. In questo particolare caso, è necessario effettuare un’incisione sulla gengiva, per poter aver accesso al dente. Questo tipo di estrazione può avvenire con un’anestesia locale, o quando necessario totale.
Quando sono necessari gli interventi chirurgici di estrazione dentale?
Il dentista, decide di procedere con gli interventi chirurgici di estrazione dentale solo se strettamente necessario. Tra le tante circostanze, le più frequenti sono:
- Affollamento dentale, quando non è possibile rimediare con il classico apparecchio ortodontico
- Mancata caduta dei denti da latte nei tempi prestabiliti
- Pulpiti, non trattabili con i metodi conservativi
- Denti scheggiati in maniera grave e pericolosa
- Carie profonde, non trattabili con i metodi conservativi
- Ascessi dentali
- Granulomi
- Cisti dentali
- Piorrea in stadio avanzato
- Inclusione dentale
- Denti soprannumerari, quando nella dentizione permanente sono presenti più di 32 denti, che causano malocclusioni
È necessario fare un discorso a parte per i denti del giudizio. Questi ultimi, infatti, possono essere estratti anche in assenza delle circostanze sopracitate. Infatti, solitamente si procede con l’estrazione di questi denti per evitare problemi futuri, come malocclusioni, dolore ai denti e infiammazioni.
Estrarre un dente fa male?
Gli interventi chirurgici di estrazione dentale, grazie all’anestesia, non sono dolorosi. Con l’anestesia locale o totale, infatti, il paziente non prova dolore, ma al massimo un leggero fastidio dovuto alla pressione e alla trazione.
Successivamente all’intervento, il paziente può provare una sensazione di fastidio, indolenzimento e gonfiore. Questi dolori, se lievi, sono assolutamente normali, e il dentista provvederà a darvi tutte le informazioni e i consigli per prevenire e trattare dolori e infezioni eventuali.
Per maggiori informazioni non esitate a contattarci. Lo staff dello Studio Dentistico Simona Silvestri di Montecchio, in provincia di Pesaro, sarà lieto di rispondere a ogni vostra domanda.
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