L’ortodonzia, anche chiamata ortognatodonzia, è la branca dell’odontoiatria che si occupa delle diverse anomalie della costituzione, sviluppo e posizione dei denti e delle ossa mascellari. Le nostre arcate dentarie, il supporto osseo e il tono muscolare devono trovarsi all’interno di un preciso contesto armonico per compiere le loro funzioni fonetiche e di masticazione, se ciò non avviene si instaura una disarmonia morfologica o funzionale che può essere dovuta a fattori costituzionali o ambientali.
Ortodonzia, come opera
L’ortodonzia ha lo scopo di prevenire, eliminare o attenuare tali anomalie mantenendo o riportando gli organi della masticazione e il profilo facciale nella posizione più corretta possibile.
La pratica ortodontica consiste sostanzialmente in due tipi di terapia che molto spesso sono consequenziali.
- Terapia chirurgica: si attua estraendo quei denti che ostacolano l’allineamento e l’articolazione degli altri o la corretta posizione dento-facciale.
- Terapia meccanica, che si attua mediante la costruzione di diversi tipi di apparecchi che potremo suddividere in: Apparecchi attivi, che agiscono direttamente con la loro forza quando viene attivata (es. apparecchi con viti, archi, molle ecc.) e Apparecchi passivi, che sfruttano le forze masticatorie essendo di per sé inattivi (es. placca vestibolare, piano inclinato, ecc.)
Per una corretta diagnosi e riabilitazione del paziente, è fondamentale per l’odontoiatra operare sul problema il prima possibile, è ciò può avvenire solo se i pazienti effettuano con costanza i dovuti esami, specialmente quando il soggetto si trova in giovane età.
Una diagnosi precoce permette di intervenire con soluzioni poco invasive e traumatiche per il cavo orale, riducendo i tempi di riabilitazione (normalmente piuttosto lunghi) e le possibili complicazioni che potrebbero rendere necessari ulteriori interventi.
Le malocclusioni, in particolare, è opportuno che vadano curate già entro i 4 o 5 anni di età, così da evitare l’insorgere di malformazioni scheletriche che possono complicarsi con la crescita, ad esempio il morso incrociato con latero-deviazione funzionale della mandibola o le terze classi scheletrico-funzionali.
È buona norma portare per la prima volta il bambino ad una visita ortodontica a 4 anni di età per poter trattare precocemente malocclusioni scheletrico-dentali.
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