Con il termine Pulpite intendiamo un’infiammazione che ha luogo nella parte più interna del dente e può provocare dolori acuti, accentuati dal contatto con sostanze zuccherine ed elementi caldi e freddi. La pulpite può manifestarsi in forme lievi, con leggeri fastidi durante i pasti e le fasi quotidiane di pulizia, o in forma cronica, con dolori lancinanti che perdurano anche dopo aver pulito con attenzione i denti.
Poiché i sintomi generati da un’infiammazione ancora agli stadi iniziali non sono costanti, chi non conosce questa patologia spesso sceglie di ignorarne i fastidi nella speranza che passino da soli. Dateci retta, non commettete questo errore.
La pulpite può degenerare fino a causare la necrosi delle parti molli, rendendo necessaria la devitalizzazione e la successiva rimozione del dente.
Benché si tratti di un problema decisamente serio, prevenire questa patologia è piuttosto semplice e, nel caso i primi sintomi si siano già manifestati, è possibile intervenire rimuovendo i fattori scatenanti dell’infiammazione.
Come prevenire e curare la pulpite
Come accennato all’inizio di questo articolo, la pulpite richiede tempo per svilupparsi fino ad una patologia irreversibile. Quando svolgete la vostra solita visita dal dentista (che, ricordiamo, dev’essere almeno una volta ogni 6 mesi) segnalategli sempre tutti i disturbi ed i dolori di cui avete sofferto. Inoltre, nel caso sentiate una fitta localizzata nella regione orale e non sapete da cosa possa essere prodotta, è sempre buona regola telefonare al vostro dentista di fiducia e fissare, eventualmente, una seduta esplorativa.
Una volta individuata l’eventuale pulpite, sarà possibile intervenire rimuovendo le cause che hanno portato all’infiammazione, quali carie, parodontite e piorrea. Dopo di che il dentista prescriverà un ciclo di analgesici per riassorbire l’infiammazione.
Tutto questo, ovviamente, solamente se la patologia si trova in uno stato “reversibile”.
Spesso è sufficiente una semplice visita dentistica per prevenire gli effetti più dolorosi della pulpite
Come intervenire se la pulpite è irreversibile
Nel caso l’infiammazione sia ormai degenerata in una patologia irreversibile, l’unico modo per intervenire è con la devitalizzazione e (nei casi più estremi) l’estrazione del dente interessato.
Si tratta tuttavia di soluzioni estreme, a cui si dovrà ricorrere solamente nel caso in cui il paziente ha ignorato i sintomi per lungo tempo e l’infiammazione non è stata trattata con le corrette metodologie.
Lo studio dentistico Simona Silvestri di Montecchio di Pesaro vi ricorda che, in caso sentiate fastidi e dolori alla vostra bocca, potete sempre contattarci e prenotare una visita esplorativa completa.
La pulpite non possa da sola ed il dolore provocato può solo peggiorare. Nel caso ne riconosciate i sintomi, contattate subito il vostro dentista di fiducia.
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