Nel mercato attuale, le marche di dentifricio sono diverse e non è sempre facile scegliere quella che più si adatta alle proprie esigenze.
Di seguito pubblicheremo una veloce guida per aiutare il consumatore a capire quale marca è la più indicata per lui. Prima di tutto, però, una precisazione: il dentifricio è importante per la propria igiene orale (in senso positivo è in negativo, come vedremo più avanti) ma l’elemento fondamentale è la spazzolata, che deve avvenire due volte al giorno con la giusta strumentazione ed il metodo corretto.
Principalmente la funzione del dentifricio è quella di detergente, utile per allontanare la placca dallo smalto dentale; responsabili di ciò sono il fluoro, il triclosan e la clorexidina, tutte sostanze medicamentose che è bene non ingerire per prevenire l’irritamento dello stomaco.
Il fluoro, in particolare, è una sostanza rimineralizzante e può essere effettivamente pericolosa se ingerita, per questo motivo è consigliabile utilizzare per i bambini dentifrici con un basso contenuto di fluoro (sotto le 500 parti per milione).
Scegliere il giusto dentifricio, le tipologie in mercato
Quando si deve acquistare un dentifricio, si deve scegliere principalmente tra cinque tipologie:
- Dentifrici antitartaro: utili a prevenire la formazione e la calcificazione di placche batteriche.
- Dentifrici antiplacca: consigliati nel caso di forte rischi di formazioni cariose.
- Dentifrici desensibilizzanti: per contrastare la sensibilità di denti e gengive, consigliati dopo una seduta sbiancante.
- Dentifrici sbiancanti: utili per eliminare le macchie causate da bevande, cibi e fumo, sono però altamente abrasivi e alla lunga possono portare ad un danneggiamento dello smalto.
- Dentifrici naturali: costituiti da prodotti naturali, non contengono fluoro e componenti come clorexidina e triclosan ancora oggetto di dibattiti e studi.
Ogni volta che si acquista un dentifricio, infine, è importante prestare attenzione all’ RDA (Relative Dentin Abrasivity), che determina il grado di abrasività dei dentifrici. In caso di smalto rovinato o gengive sensibili, un dentifricio con un alto RDA può essere altamente dannoso.
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