I traumi dentali, a dispetto di quanto si possa pensare, sono un fenomeno abbastanza frequente e possono riguardare sia gli adulti che i bambini. I traumi in questione possono derivare da più fattori e sono molto frequenti in caso di intensa attività fisica. I ragazzi che praticano sport, in particolare, sono predisposti a subire botte o cadute che devono essere controllate immediatamente, che coinvolgano la bocca o meno.
Tipologie di traumi dentali
Esistono diversi tipi di traumi dentali che si possono classificare in questo modo:
– Avulsione: comporta la fuoriuscita completa del dente dall’alveolo. Nel caso il dente è rimasto integro andrebbe immediatamente ricollocato nell’alveolo, in caso contrario occorre idratare il dente per non farlo seccare prima di recarsi dal dentista. Se il dente si è spezzato non va assolutamente ricollocato il frammento nel dente. Nel caso è andato perso sarà opportuno recarsi dall’odontoiatra per trovare l’impianto più adatto;
– Lussazione, o spostamento del dente rispetto alla sua posizione naturale. Questo trauma non è da sottovalutare perché potrebbe portare nel tempo a danni nei confronti dei denti permanenti. Particolarmente pericolosa è la lussazione nella dentatura dei ragazzi il cui palato si trova ancora in formazione, una lussazione potrebbe portare gli altri denti a crescere in maniera inadeguata, portando danni alla masticazione e alla mandibola;
– Spostamento del dente che può essere verso l’interno, in questo caso viene definito intrusione, verso l’esterno, allora si parla di intrusione o laterale;
– Trauma dei denti da latte o decidui. Se pensiamo che questo non sia un grosso problema stiamo sbagliando. La dentatura da latte dei bambini, anche se provvisoria, va tenuta sotto controllo. Da non sottovalutare, inoltre, anche il trauma psicologico che un bambino potrebbe avere nel subire un trauma dentale.
Cosa fare in caso di trauma dentale
I denti che subiscono dei traumi possono non presentare danni apparenti, occorre comunque recarsi dal proprio odontoiatra che sia in grado di verificare l’entità del danno. Con il tempo infatti, un dente traumatizzato potrebbe essere l’anticamera di una necrosi della polpa dentale.
Un segnale in grado di far capire se il trauma sta portando a una necrosi è il cambiamento di colore dell’elemento dentario traumatizzato.
Lo studio dentistico di Pesaro Simona Silvestri, si occupa di esaminare clinicamente e anche tramite radiografie l’elemento dentario che ha subito traumi. Se quest’ultimo ha interessato i soli tessuti duri potrà essere fatta una semplice ricostruzione per coprire la parte mancante. Il problema maggiore si ha invece nel caso in cui sia coinvolta anche la polpa dentale. In questo caso dovrà essere disposta una devitalizzazione. Se il trauma ha colpito anche la corona, l’odontoiatra dovrà avere cura di collocare la parte della corona fratturata nella posizione giusta per poi effettuare un bloccaggio.
Traumi dentali più frequenti
I traumi dentali più frequenti sono le fratture della corona degli incisivi. Lo studio dentistico Simona Silvestri consiglia di conservare il frammento, ove possibile, per permettere all’odontoiatra di incollare la parte distaccata tramite diverse metodologie. Si raccomanda di idratare il frammento perché, se si secca troppo, potrebbe essere difficile che il collante faccia presa. Sarebbe opportuno, prima di recarsi dall’odontoiatra, inserire il frammento in un contenitore sterile contenente una soluzione fisiologica.
Trauma dentale nei bambini
È risaputo che anche i denti da latte possono essere soggetti a carie e quindi vanno trattati come se fossero dei denti permanenti. Non bisogna dimenticare, inoltre, che anche i denti decidui possono essere oggetto di traumi.
I bambini, infatti, per loro natura tendono a giocare in maniera scomposta e alle volte pericolosa. Il trauma che un bambino può subire durante l’attività di gioco può comprendere, oltre che la dentatura, anche altre parti della bocca come, per esempio, le labbra, la lingua e le guance. La cosa poi si può complicare se il trauma coinvolge anche le strutture ossee che sostengono i denti.
Come per gli adulti, anche i bambini, soprattutto quelli di età compresa tra un anno e mezzo e tre, riscontrano come trauma dentale più frequente la frattura della corona, perché sono soggetti a cadute frequenti.
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